Unicredit cartolarizza 17,7 mld di Npl lordi con Fortress e Pimco





Dopo varie indiscrezioni, ieri il ceo di Unicredit, Jean Pierre Mustier, nell’ambito della presentazione del nuovo piano strategico 2016-2019 e della ricapitalizzazione da 13 miliardi di euro, ha tolto il velo sull’attesa operazione di cartolarizzazione di Npl, che permetterà al gruppo bancario di abbattere in maniera significativa l’ammontare di sofferenze in portafoglio. Innanzitutto si è chiarito che i circa 20 miliardi di cui si parlava (si veda altro articolo di BeBeez) sono in realtà 17,7 miliardi e sono sofferenze lorde  e che questo portafoglio fa parte dei cosiddetti crediti non-core, identificati dalla banca nel 2013 come crediti a clienti considerati non interessanti per la banca in termini di rapporto rischio-rendimento. Il portafoglio di Npl verrà diviso verticalmente in due e ceduto a due separati veicoli di cartolarizzazione, costituiti, rispettivamente, da Fortress Investment Group e da Pimco e in ciascuno dei quali Unicredit manterrà una partecipazione di minoranza. Ciascuno dei due veicoli sarà gestito dai rispettivi partner di investimento che deterranno le relative maggioranze. Advisor finanziari dell’operazione, battezzata FINO, per Unicredit sono Morgan Stanley e Unicredit Cib, mentre Mediobanca ha affiancato Fortress (scarica qui il comunicato stampa).

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Pubblicato il: 14 Dicembre 2016

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