Il lago di Iseo non ha trovato l’artista perfetto, ma è stato sequestrato pacificamente per soddisfare il desiderio solipsistico di un artista che avrebbe potuto trasferire (con qualche resistenza) la sua idea in qualunque altro luogo del mondo. È questa la semplice risposta al comprensibile entusiasmo di Umberta Beretta, che ha attivamente collaborato con il marito a favorire l’impresa: «Si è mosso mio marito e abbiamo trovato nei sindaci e nel responsabile del bacino delle acque interlocutori attenti che hanno capito quale grande occasione fosse per il territorio». Non è così.
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