Schizofrenia: novità nella terapia





Il loro grande sogno è la libertà. Libertà di organizzare il proprio tempo, di immaginare un futuro, di avviare nuovi progetti. Ma nella realtà quotidiana i pazienti con schizofrenia e malattia psicotica convivono soprattutto con il peso di una terapia da non saltare mai per evitare una ricaduta, un nuovo episodio psicotico che comporta il ricovero e fa crollare con un soffio il castello della vita faticosamente ricostruito. In anni recenti, però, la cura delle psicosi è cambiata grazie all’avvento dei LAI – Long Acting Injectables, farmaci a lunga durata d’azione, che permettono intervalli di somministrazione più lunghi rispetto ai farmaci orali e grazie ai quali il paziente non è più condizionato dall’assunzione giornaliera della terapia. La novità, disponibile ora anche in Italia con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto di rimborsabilità, è paliperidone palmitato trimestrale, la prima terapia antipsicotica da 4 somministrazioni all’anno. Oggi le prospettive e l’orizzonte dei pazienti si allargano significativamente con l’arrivo della prima terapia trimestrale di paliperidone palmitato una somministrazione limitata a sole 4 volte l’anno, un vero e proprio “respiro di aria fresca” per i pazienti e per gli stessi medici, sempre più liberi dal pensiero della terapia, della non aderenza e delle possibili ricadute.

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Pubblicato il: 28 Luglio 2017

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