Ri-mafia Capitale di Marco Travaglio





Tale era il sollievo nell’apprendere dalla sentenza sull ’ex Mafia Capitale che mai i mafiosi violarono il sacro suolo del Campidoglio, che l’altroieri i consiglieri di tutti i gruppi (eccetto quello pentastellato della sindaca) hanno disertato l’aula mentre Virginia Raggi insigniva il pm antimafia Nino Di Matteo della cittadinanza onoraria di Roma. Forse per non rendersi complici di uno scempio ben più grave e irreparabile: la profanazione del sacro suolo capitolino da parte dell’antimafia. Ai tempi del terrorismo, andava di moda – a sinistra –lo slogan “né con lo Stato né con le Br”. Ora è stato sostituito con il più attuale “né con la mafia né con l’antimafia”.Le cittadinanze onorarie si sprecano e spesso lasciano il tempo che trovano. Ma questa era un bel gesto per rompere l’osceno isolamento che circonda Di Matteo e far sentire a casa il magistrato più odiato dalla mafia e più isolato dallo Stato (il fatto che indaghi da anni sulla trattativa Stato-mafia, quella che ora sbuca anche in Calabria in versione Stato-’ndrangheta, è solo una coincidenza), nella città dove si è appena trasferito da Palermo dopo la tanto tormentata e a lungo rinviata promozione alla Procura nazionale antimafia.

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Pubblicato il: 27 Luglio 2017

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