Pensioni: cos’è la Rita, la rendita integrativa anticipata





Usare i soldi accumulati con i fondi pensione per mettersi a riposo prima di quanto prevede la legge. E’ la possibilità che dal prossimo anno avranno i lavoratori italiani che hanno superato i 63 anni di età, con la mini-riforma previdenziale che sta per essere approvata dal governo Renzi. Da gennaio debutterà la Rita (rendita integrativa temporanea anticipata), che consentirà di andare in pensione 3 anni prima rispetto alle soglie fissate dalla legge Fornero, facendo appunto leva sul tesoretto maturato versando i soldi nella previdenza integrativa. Va detto, però, che pochi italiani avranno questa possibilità: non sono infatti moltissimi (meno di un quarto degli aventi diritto) i nostri connazionali che hanno finora aderito ai fondi pensione. Ma ecco, di seguito, una panoramica sui cambiamenti in arrivo dal prossimo anno.In pensione a 63 anni con l’ApePrima di capire come funziona la Rita, bisogna però fare una premessa. Dal prossimo anno, per chi non lo sapesse, chi è nato tra il 1951 e il 1954 potrà congedarsi dal lavoro a 63 anni e 7 mesi anziché a 66 anni e 7 mesi, cioè 3 anni prima di quanto stabiliscono le regole fissate dalla Riforma Fornero.

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Pubblicato il: 8 Settembre 2016

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