Le birre italiane non esistono più





La birra Peroni non è più italiana da oltre di 10 anni. Nel 2003 la multinazionale di diritto inglese SABMiller, seconda azienda al mondo per fatturato, ne ha comprato il 60% per salire poi al 99,98% due anni dopo. La recente cronaca racconta di come ora la bionda Peroni possa scorrere sul mercato passando in mani giapponesi, a fronte di un’offerta di 3,12 miliardi di euro fatta da Asahi Group Holdings che sta comprando un marchio italiano che italiano non è.Non è un inno al made in Italy ma un sacrificio. Lo scorso dicembre il colosso belga-statunitense Ab-Inbev ha espresso la volontà di acquistare SABMiller e, per ottenere il nullaosta da parte dell’Ue, è stato imposto a quest’ultima di vendere alcuni marchi e l’azienda ha deciso che Peroni fosse uno dei prodotti di cui fare a meno.L’altra birra popolare per eccellenza, la Moretti, appartiene alla Heineken da 20 anni. Il birrificio olandese ha acquistato altri marchi italiani tra i quali Ichnusa (1986). La birra Poretti è stata rilevata dalla danese Carlsberg nel 1982.Restano italiane la triestina Theresianer e la bolzanina Forst che detiene anche il marchio Menabrea

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Pubblicato il: 27 Gennaio 2016

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