La metalmeccanica riassorbe la crisi ma l’occupazione non riparte. I dati Fim Cisl





Nel primo semestre dell’anno la metalmeccanica bresciana ha continuato a riassorbire lentamente la crisi; mancano invece segnali di ripresa per l’occupazione. E’ ciò che  emerge dal 43° rapporto della Fim Cisl Lombardia che analizza periodicamente i dati delle 7.000 aziende presenti nella nostra regione che occupano complessivamente più di 550mila lavoratori. I DATI PROVINCIALI Nel bresciano passano da 56 a 40 le aziende colpite dalla crisi, dimezzando il numero dei dipendenti coinvolti: erano 4.344 nel secondo semestre dello scorso anno, sono 2.084 nel primo semestre 2017 (1.433 in cassa integrazione ordinaria, 636 in cassa integrazione straordinaria, 15 posti in mobilità). Anche nei primi sei mesi del 2017, Brescia si conferma la provincia che ha fatto maggiormente ricorso ai contratti di solidarietà (riduzioni di orario e salario per riassorbire gli esuberi): 9 le aziende in cui sono operativi questi contratti e 639 i lavoratori interessati; a Milano 12 aziende e 393 lavoratori, 3 aziende a Varese e 221 dipendenti coinvolti, 1 azienda a Bergamo co 187 lavoratori.

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Pubblicato il: 21 Luglio 2017

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