La Carta non c’è più – di Marco Travaglio





  La Costituzione dice che “la sovranità appartiene al popolo” (sottinteso: italiano). Ma sulla stepchild adoption decide il Vaticano, sulla caduta del governo B. (e forse non solo di quello) mettono lo zampino gli spioni Usa e sulla guerra in Libia decidono pure gli Stati Uniti, i quali ci fanno gentilmente sapere che non solo combatteremo a Tripoli bel suol d’amore, ma, se faremo i bravi, avremo anche il “ruolo di guida”.La Costituzione dice che “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, cioè autorizza al massimo le guerre difensive. E qui non si capisce bene chi ci stia attaccando.La Costituzione dice che “le Camere deliberano lo stato di guerra e conferiscono al Governo i poteri necessari”, ma nessuno ha ancora avvertito le Camere che siamo in guerra. Combatteremo aumma aumma.La Costituzione dice sempre che “la sovranità appartiene al popolo”, ma con l’Italicum due terzi della Camera saranno nominati dalle segreterie dei partiti, mentre con la “riforma costituzionale” i senatori saranno nominati dai consigli regionali, cioè dalle segreterie dei partiti.La Costituzione dice ancora che “la sovranità appartiene al popolo”, ma se il popolo elegge un sindaco di Roma che non piace al premier, questo lo fa sfiduciare dai consiglieri comunali, e non in consiglio comunale, ma davanti al notaio, per metterci al suo posto un bel prefetto scelto da lui.La Costituzione dice che per arrestare un parlamentare occorre l’“autorizzazione della Camera di appartenenza”, ma le norme di accompagnamento specificano che il Parlamento può negarla solo se dimostra il fumus persecutionis, cioè l’intento dei magistrati di perseguitare politicamente un eletto.

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Pubblicato il: 4 Marzo 2016

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