Il Bambin Gesù insiste: «Esiste un protocollo che si può applicare su Charlie Gard»





Ci sono «evidenze in laboratorio» che il protocollo dell’ospedale Bambino Gesù di Roma per la cura di Charlie Gard può funzionare. Ad affermarlo è l’ospedale stesso in una lettera indirizzata al Great Ormond Street Hospital che chiede ufficialmente ai medici inglesi di poter somministrare il metodo al bimbo. Il testo del documento, su carta intentata dell’Ospedale romano, dove sono state omesse le firme dei medici, è stato postato dalla zia di Charlie sul profilo Facebook di sostegno, Charlie’s Army. LEGGI ANCHE > L’ULTIMO STRAZIANTE APPELLO DEI GENITORI DI CHARLIE GARD: «PER LE SUE ULTIME ORE LASCIATELO A CASA, CON NOI» | VIDEO Nella lettera si parla di una terapia a base di deossinucleotidi. Secondo alcuni studi, alcuni di questi non ancora pubblicati, queste molecole sarebbero in grado di superare la barriera emato-encefalica, quella che separa i vasi sanguigni dal cervello, e quindi avere effetto sull’encefalopatia che ha colpito il piccolo. «Esistono evidenze scientifiche – scrivono – a sostegno del fatto che i deossinucleotidi esogeni applicati a cellule umane con mutazione RRM2B in coltura, accrescono la replicazione e favoriscono il miglioramento della sindrome da deplezione del DNA».

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Pubblicato il: 7 Luglio 2017

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