Hyperface, contro il riconoscimento facciale: ecco il tessuto che manda in tilt i social





ADAM HARVEY ha una fissazione: la privacy. L’artista e hacker statunitense di base a Berlino ha sviluppato questa sua ossessione in diversi modi. Dal progetto CV Dazzle di ormai sette anni fa agli accessori anti-drone del 2013 fino a una specie di gabbia di Faraday per proteggere lo smartphone dalle intercettazioni, sempre nello stesso anno. Di lui hanno parlato in molti, negli anni, dalla Bbc a Der Spiegel, perché affronta in modo provocatorio lo spinoso tema della riservatezza nell’era della trasparenza a ogni costo. Ora torna a farlo con un progetto appena presentato al Chaos Communication Congress di Amburgo: si chiama Hyperface ed è forse uno dei più semplici ma geniali mai partoriti

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Pubblicato il: 12 Gennaio 2017

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