Gli apparecchi musicali cambiano? Ecco come riciclarli rispettando l’ambiente





ROMA – A Natale, e non solo, tanti nuovi strumenti all’avanguardia sono entrati nelle case e hanno favorito l’ulteriore abbandono di vecchie tecnologie anche nel settore musicale: stereo, autoradio, mangiacassette, lettori per vinili e cd di vecchia generazione – che tra il 1980 e i primi anni 2000 andavano a ruba nei negozi – sono oggi, infatti, sempre più frequentemente sostituiti non solo da smartphone, ma anche da stereo digitali dalle mille funzioni con connessioni wireless e bluetooth e dalle ormai diffuse piattaforme digitali e servizi di streaming, come YouTube o Spotify, utilizzate da circa il 70% dei giovani solo in Italia. Raccolta differenziata anche per questi apparecchi Sono dati che testimoniano un cambiamento importante nel mercato musicale che si traduce – al di là dei trend in termini di vendite – in un grande numero di apparecchi elettronici inutilizzati, perché non più di tendenza o perché tecnologicamente obsoleti. Eppure, anziché dimenticarli in un cassetto o lasciarli a prendere polvere nelle case in soffitte e cantine o, peggio ancora, gettarli nei contenitori della raccolta indifferenziata, un modo per recuperarli c’è, attraverso il riciclo. Con il riciclo si possono recuperare numerosi materiali Questa speciale tipologia di rifiuto infatti, se correttamente differenziata, viene avviata al riciclo presso impianti di trattamento specializzati, ottenendo materiali come ferro e alluminio, vetro e plastica, pronti per essere riutilizzati per creare nuovi oggetti e ascoltare nuova musica su supporti sempre più evoluti, al passo con i cambiamenti della tecnologia

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Pubblicato il: 29 Dicembre 2016

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