Emozioni condivise tra medici e pazienti per raccontare la malattia





Timori, ansia, diagnosi, terapia, monitoraggio, ricaduta, sopravvivenza, guarigione: sono parole che segnano in modo indelebile il percorso di cura e la quotidianità dei pazienti affetti da Leucemia Mieloide Cronica. Parole dietro le quali si celano vissuti emozionali profondi e latenti. Farli emergere attraverso un dialogo diretto tra medico e paziente è stato l’obiettivo dell’evento “Le parole che abbiamo in comune”, che si è tenuto il 27 maggio scorso a Udine. L’iniziativa è stata promossa da Novartis in collaborazione con la Clinica Ematologica dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine ed è stata la prima tappa di un ciclo di incontri in programma in tutta Italia. Grazie a un format innovativo, in ogni incontro gli specialisti ematologi e i pazienti con Leucemia Mieloide Cronica si confronteranno sulle parole chiave che caratterizzano le fasi del percorso di cura, condividendo i significati e le emozioni evocate da queste “parole comuni”. Un modo per abbattere le barriere tra medici e pazienti e costruire un rapporto di fiducia

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Pubblicato il: 8 Luglio 2017

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