Elezioni Usa 2016, primarie e caucus: ecco come funzionano





  Comincia oggi in Iowa la lunga marcia verso il giorno delle elezioni del nuovo presidente degli Stati Uniti in novembre.I due partiti – Partito Democratico e Partito Repubblicano – selezioneranno il loro candidato attraverso un procedimento complesso (e in alcuni casi anche complicato) in ciascuno degli Stati, che culminerà nelle Convention in estate, le assemblee dei delegati nei quali verranno ufficialmente nominati (le famose “nomination” appunto) i due contendenti alla Casa Bianca (con la possibile incognita degli eventuali indipendenti: si parla di una possibile candidatura di Michael Bloomberg che potrebbe avere un peso non secondario nel risultato finale).Ecco — semplificando un po’ — come funziona tutta la macchina.Le Primarie più importantiNon tutte le Primarie e i caucuses hanno la stessa importanza. I delegati inviati alle convention dai singoli Stati dell’Unione, sono infatti in proporzione alla popolazione di ciascuno Stato.Per questo l’Iowa, del quale si parla molto in questi giorni, ha un valore numerico piuttosto ridotto: elegge infatti 52 delegati democratici e 30 repubblicani. Per capirci: per ottenere la nomination a candidato presidenziale servono almeno 2383 delegati nel partito democratico; e al meno 1237 a quello repubblicano. Infatti il numero di delegati mandati alla convention democratica è di 4764; alla convention repubblicana 2472.Le primarie che contano di più sono quelle della California (546 democratici e 172 repubblicani, si voterà il 7 giugno 2016) New York (291 e 95, il 19 aprile), Pennsylvania (210, 71, il 26 aprile 2016).

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Pubblicato il: 1 Febbraio 2016

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