Quando nell’attivo ereditario è presente un immobile, prima di presentare la dichiarazione di successione occorre autoliquidare le imposte ipotecaria, catastale, di bollo, la tassa ipotecaria, i tributi speciali e i tributi speciali catastali. Per il versamento di tali tributi va utilizzato il modello F23 editabile compilabile. E’ comunque di norma opportuno rivolgersi ad un geometra abilitato per effettuare tutte queste operazioni. Una volta fatto ciò si può procedere alla presentazione della dichiarazione di successione. L’imposta di successione è confermata direttamente dall’Agenzia delle Entrate entro il terzo anno dalla presentazione della dichiarazione (5 anni in caso di dichiarazione omessa) e deve essere versata entro 60 giorni dalla data di notifica dell’atto, utilizzando sempre il modello F23.Come si calcola l’imposta di successione (adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({}); L’imposta di successione prevede tre aliquote distinte, a seconda del grado di parentela degli eredi con conseguenti franchigie, cioè soglie entro le quali non è dovuta l’imposta: coniuge e parenti in linea retta (figli, genitori e , in generale, ascendenti e discendenti): 4%, con franchigia fino a € 1.000.000,00 di valore dell’eredità; fratelli e sorelle, 6%, con franchigia di € 100.000,00; altri parenti fino al 4° grado, affini in linea retta, affini in linea collaterale fino al 3° grado: 6% senza franchigia; tutti gli altri soggetti, 8% senza franchigia. In caso di beneficiario portatore di handicap grave la franchigia applicabile è di € 1.500.000,00.
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