Come bloccare codice IMEI di uno smartphone perso o rubato





Come bloccare codice IMEI di uno smartphone perso o rubato Ceotecnoblog Se ti è stato rubato lo smartphone oppure se lo hai smarrito ti consiglio il blocco dell’IMEI ( International Mobile Equipment Identity ) un codice di 15 cifre che viene assegnato ad ogni telefono cellulare per identificarlo che non può essere cambiato ed in questo modo eviti che qualcuno usi il tuo smartphone con una nuova SIM, se non sai come bloccare codice IMEI di un telefono perso o rubato rendendolo di fatto inutilizzabile da parte di eventuali malintenzionati allora mettiti comodo prenditi cinque minuti che ti spiego tramite questa guida come fare. Come bloccare codice IMEI : La guida per richiedere il blocco del codice IMEI nel caso che perdi il dispositivo mobile oppure ti venga rubato Come ti ho scritto nel primo paragrafo l’IMEI è un codice univoco di 15 cifre inserito in ogni smartphone che grazie a questo è possibile risalire al dispositivo mobile e quindi di poterlo bloccare o sbloccare per renderlo inutilizzabile nel caso possiedi dati e documenti sensibili salvati nella memoria del telefono, ma senza perdere altro tempo vediamo come risalire e come bloccare codice IMEI dai vari operatori in caso di necessità. Come trovare il codice IMEI del cellulare Prima di richiedere il blocco del codice IMEI e quindi poter bloccare o sbloccare lo smartphone in caso di smarrimento o nel caso di furto devi risalire al codice IMEI del tuo smartphone quindi per trovare il codice IMEI del cellulare il primo metodo nel caso avessi ancora il dispositivo è quello di digitare sullo smartphone *#06# ma siccome stiamo parlando di un smartphone perso o rubato allora vediamo quali sono gli altri metodi. Solitamente il codice IMEI di uno smartphone lo puoi trovare anche sulla confezione di vendita del telefono oppure all’interno della documentazione, se non hai più la confezione di acquisto non disperare esistono altri metodi per trovare il codice IMEI del cellulare.

Per leggere il resto dell’articolo devi collegarti direttamente sul sito della fonte:









Continua

Pubblicato il: 25 Luglio 2017

Potrebbero interessarti anche»