Collezionismo corporate: case history – JP Morgan Chase & Co.





Estratto da ART&LAW Legal journal on art numero 3- 2017. Articolo di Giorgia Ligasacchi.   Uno dei primi a capire l’importanza del connubio tra mondo dell’arte e mondo finanziario, rappresentato dalle banche, fu sicuramente David Rockefeller, dirigente e successivamente presidente della Chase Manhattan Bank (oggi JP Morgan Chase & Co.) dal 1969 al 1980, che, grazie al forte senso degli affari e alla sua profonda passione per l’arte, diede avvio nel 1959 alla prima e pionieristica collezione d’arte corporate della storia. L’impegno e l’interesse di Rockefeller verso il mondo dell’arte è stato particolarmente evidente nel discorso d’apertura alla National Industrial Conference Board che pronunciò nel settembre 1966: “Le arti sono una parte vitale dell’esperienza umana e sicuramente il nostro successo come società evoluta, verrà giudicato in gran parte dalle attività creative dei nostri cittadini in riferimento ad arte, architettura, musica e letteratura. Per migliorare la condizione delle performing arts e delle visual arts in questo paese c’è bisogno, a mio giudizio, di uno sforzo di collaborazione enorme in cui le aziende devono assumere un ruolo molto più grande rispetto a quello che avevano in passato. La comunità delle aziende nel suo complesso ha una lunga strada da percorrere nell’accettare le arti come un’area appropriata per l’esercizio della propria responsabilità sociale” (Appleyard C

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Pubblicato il: 15 Luglio 2017

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