CNR: tomografia a raggi X per leggere i “Papiri di Ercolano”





papiri di Ercolano Una tecnologia all’avanguardia di tomografia a raggi X a contrasto di fase, messa a punto da due istituti del Consiglio nazionale delle ricerche: Nanotec-Cnr e Iliesi-Cnr, presso l’Esrf di Grenoble, permette di accedere ai testi contenuti negli antichi rotoli ercolanesi senza svolgerli, così da preservare la loro integrità. I risultati sono pubblicati su Scientific Reports Aprire e leggere virtualmente i famosi papiri di Ercolano. È quanto è riuscito a compiere un team internazionale di ricercatori, guidato dagli istituti del Cnr Istituto di nanotecnologia (Nanotec-Cnr) e Istituto per il lessico intellettuale europeo e storia delle idee (Iliesi-Cnr), unendo varie competenze provenienti dall’ambito della fisica, della matematica, dell’ingegneria, della papirologia fino ad arrivare alla paleografia e alla filologia classica. La ricerca, pubblicata su Scientific Reports, ha coinvolto diverse strutture, tra cui l’European Synchrotron Radiation Facility (Esrf) di Grenoble (Francia), il laboratorio di tomografia del Nanotec-Cnr di Roma, i laboratori di fisica dell’Università di Roma Tor Vergata e dell’Università della Calabria. Ti potrebbe interessare: Scienza – secondo Imm-Cnr, l’inchiostro metallico era già stato usato per i papiri di Ercolano La collezione dei circa 1.800 rotoli papiracei di Ercolano, preservata dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C, si trova in gran parte conservata nella Biblioteca Nazionale di Napoli, ed è ritenuta l’unica biblioteca antica in nostro possesso.

Per leggere il resto dell’articolo devi collegarti direttamente sul sito della fonte:








Continua

Pubblicato il: 16 Giugno 2016

Potrebbero interessarti anche»