Cardiopatie congenite. La sfida per i pazienti: imparare a vivere con consapevolezza e positività





Le cardiopatie congenite nell’adulto sono state al centro del 2nd International Simposium on Grow-Up Congenital Heart disease, convegno internazionale sotto il Patrocinio del Ministero della Salute che si è tenuto a Roma lo scorso 27 maggio e che ha visto riuniti gli esperti del Policlinico San Donato, del Policlinico Universitario “A. Gemelli” di Roma, dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e i maggiori specialisti in arrivo dagli Stati Uniti, ma anche da Francia, Turchia e Medio Oriente, per affrontare le più importanti tematiche. Le cardiopatie congenite sono delle anomalie della struttura cardiaca o dei grandi vasi presenti sin dalla nascita; in Italia interessano 8 bambini su 1000. Grazie ai progressi della cardiologia e della chirurgia pediatrica oggi quasi il 90% dei bambini nati con cardiopatia congenita riesce ad arrivare fino all’età adulta. Si delinea quindi una nuova e crescente popolazione di cardiopatici congeniti adulti, identificati con l’acronimo GUCH (Grow-Up with Congenital Heart disease) che va incontro, a differenza del bambino, a problematiche che non riguardano soltanto il cuore, ma spesso anche i polmoni, il fegato, l’intestino e il cervello.

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Pubblicato il: 5 Luglio 2017

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