Banche, nuovi esuberi. Romani (First): Ma i problemi del sistema non sono i lavoratori





È un’estate pesante dal lato dell’occupazione per il mondo bancario italiano. Gli accordi sottoscritti da gennaio a oggi – rileva l’Ufficio Studi della First Cisl – i piani industriali presentati in corso d’anno e gli annunci pervenuti portano intorno a 17.500 i nuovi esuberi decisi solo in questa prima parte del 2017. Il costo netto per il sistema bancario derivante da queste operazioni sarà superiore ai 2 miliardi di euro, cui si aggiungono gli 1,2 miliardi messi a disposizione dal Governo per il salvataggio delle banche venete. “E’ ora di smetterla di pensare che il taglio del personale sia diretta conseguenza delle problematicità del credito o della digitalizzazione. – afferma Giulio Romani, segretario nazionale della First Cisl – Il vero problema è che le banche intervengono sui processi organizzativi senza investire su prodotti e servizi, che invece sono la leva necessaria per agire sul versante dei ricavi e per rilanciare la fiducia della clientela e anche l’occupazione del settore”. Leggi il testo integrale del comunicato First Cisl

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Pubblicato il: 23 Luglio 2017

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